mercoledì 28 dicembre 2011

DIVIDE ET IMPERA


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E’ da un po’ di tempo che mi sto interrogando sul “Divide et Impera”, antica tecnica utilizzata nella Roma antica e molto attuale oggi nelle organizzazioni di qualunque tipo e così anche  nelle famiglie. La divisione è un concetto che non mi è mai piaciuto, mi sono sforzato di trovare dei risvolti “positivi”: non ne ho trovati.


Divide et impera:
Dividi e comanda.

Fu la logica perseguita dal senato romano: il modo migliore per evitare che popoli sottomessi si coalizzassero e si ribellassero all'invasore era far sì che rivaleggiassero tra di loro concedendo a chi un privilegio e a chi un altro. La paura di perdere questi privilegi li spingeva a combattere l'un contro l'altro e non contro l'oppressore comune.




SLIDE 18
Altre caratteristiche di Taylor che ritroviamo nel fordismo sono: unità di comando e unità di direzione, sintetizzate dalle massime “nessuno può obbedire a due capi” e “un solo capo e un solo programma per operazioni che mirano ad un solo obiettivo”; retribuzione dei collaboratori equa e soddisfacente; iniziativa e spirito di corpo, naturalmente all’interno dei rigidi “binari” dove può scorrere la propositività del collaboratore. Anche in questo caso troviamo alcune massime fordiste: “occorre promuovere la coesione del personale”; “sbaglia quel capo che agisce per dividere il personale allo scopo di dominarlo”; “dividere il nemico è utile, ma chi divide le proprie truppe commette invece una grossa colpa verso l’azienda”. Da questo punto di vista, alcune di queste massime potrebbero essere agevolmente applicate anche nelle moderne organizzazioni. Non è infrequente trovare – in piccole medie imprese – responsabili o titolari applicare la massima romana del “divide et impera” con effetti disastrosi sul clima aziendale, sulla produttività dei collaboratori, sulla rotazione del personale presso la loro società.

Divide et impera: ogni forma di divisione è un pericolo!

http://economiaincrisi.blogspot.com/2010/03/divide-et-impera.html


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